“De finibus terrae”, alla fine della terra. Una perla bianca nel luogo magico dove s’incontrano i due mari.

Da non perdere il promontorio sopra Punta Meliso, dove sorgono la Basilica di S. Maria di Leuca e il faro.

Santa Maria di Leuca, “de finibus terrae”, rinomata località turistica all’estrema punta d’Italia, proprio dove “la terra finisce”. Sorge nell'insenatura tra Punta Ristola e Punta Meliso, in una magica posizione dove da sempre si crede che  il Mare Adriatico e il Mar Ionio si incontrino. Sebbene quest’ultima affermazione non sia propriamente vera, di fatto dal Santuario è talora visibile una linea di separazione distinguibile cromaticamente, dovuta in realtà all'incontro tra le correnti del Golfo di Taranto e del Canale d'Otranto.

Il luogo turistico certamente più noto è il promontorio che sovrasta Punta Meliso, dove sorgono sia il Santuario di Santa Maria de Finibus Terrae, di origini antichissime, sia il faro che domina la piazza antistante. Con la sua torre ottagonale bianca, alta 47 metri dal suolo e 102 dal livello del mare, la lanterna del faro illumina dal 1866 le notti di questo lembo estremo d’Italia. Da questo punto si può godere di un panorama mozzafiato su ogni lato: la magnifica marina di Leuca ad ovest, l’incontro tra i due mari a sud, il roccioso paesaggio adriatico ad est. Nelle giornate più limpide si possono addirittura osservare a oriente i monti dell’Albania e a occidente quelli della Calabria.

La Basilica di Santa Maria di Leuca sorge sulle rovine di un antico tempio dedicato alla dea Minerva, come testimoniato da un’ara conservata all'interno della chiesa. La leggenda narra che questo santuario, distrutto e ricostruito più volte, fu consacrato dallo stesso S. Pietro, per cui fu approdo nella sua opera di evangelizzazione.

L'attuale struttura fortificata della chiesa venne costruita tra il 1720 ed il 1755 da monsignor Giovanni Giannelli, vescovo di Alessano, per resistere ai numerosi e ripetuti attacchi da parte di invasori turchi e saraceni, incursioni che negli anni precedenti culminarono con il furto nel 1689 della campana e della colonna con la statua della Madonna che si trovava vicino la Chiesa.

La devozione dei fedeli verso la Madonna di Leuca ha origine antica, che risale ad un grande miracolo che, si narra, salvò i pescatori il 13 aprile del 365 da una violenta burrasca. Quale che sia l’origine, il Santuario divenne nei secoli meta di pellegrinaggio da tutta Europa, come testimoniato dai numerosi registri ritrovati. Tale devozione si ritrova ancor oggi nelle tradizioni locali. Imperdibile, in particolare, la processione di barche addobbate a festa che si tiene il 15 agosto in occasione dei festeggiamenti per la Madonna di Santa Maria di Leuca.

Una scalinata di 184 gradini scende dal Santuario al sottostante porto incorniciando la magnifica Cascata Monumentale dell’Acquedotto, lunga ben 120 metri e dalla portata di mille litri al secondo. La cascata, normalmente chiusa, viene attivata in occasione di celebrazioni particolari.

La posizione geografica di Santa Maria di Leuca ha favorito il contatto con diverse popolazioni mediterranee, sviluppando una cultura ricchissima che si rispecchia nelle splendide ville ottocentesche che corrono sul lungomare alle spalle del porto turistico. Esse furono costruite ognuna con il suo stile eclettico che la rende unica rispetto alle altre, per la maggior parte dagli architetti Ruggeri e Rossi. In alcune occasioni le ville vengono aperte al pubblico ed è possibile effettuare delle visite libere o guidate.

Altri luoghi d’interesse sono La Chiesa di Cristo Re che si trova al centro della marina di Leuca, in cui si distinguono i pavimenti a mosaico ed il rosone della facciata principale, e la Torre dell’Omomorto, situata sul lungomare, una delle numerose torri che si trovano con cadenza regolare lungo la costa, un tempo elementi essenziali per l’avvistamento delle navi turche e saracene. La denominazione "uomo morto" è dovuta ad alcune ossa umane ritrovate al suo interno.

Il lungomare e il porto turistico di Leuca sono anche una magnifica opportunità per una passeggiata rilassante o per partire in barca alla volta delle numerose grotte che la circondano. Ad ogni ora del giorno numerosi locali, ristoranti e un piccolo mercato permanente permettono di ristorarsi, di ammirare il mare durante un aperitivo, o cenare assaporando i sapori della tradizione leucana e salentina.

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Mar, 21 Aprile 2015
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