A fronte dei suoi 20.000 abitanti, in estate vede centinaia di migliaia di presenze, è una meta gettonatissima e in effetti offre molto ai turisti, anche se non è adatta a chi cerca la tranquillità e il riposo.

È composta dalla città vecchia, situata su un'isola calcarea collegata alla terraferma da un ponte seicentesco, e dal borgo che accoglie la parte più moderna della città.

La sua origine è molto antica, conobbe insediamenti addirittura preistorici ma il suo primo e vero sviluppo risale all’epoca dei Messapi e il suo crescente successo (che perdura ancora oggi)  fu dovuto sicuramente alla posizione strategica.

Varie poi furono le dominazioni che segnarono questo borgo attraverso i secoli, mantenendo però inalterato la sua vocazione alla pesca e allo scambio di merci con l’Oriente

Il centro storico di Gallipoli  rappresenta la parte più bella e caratteristica della città, è una sorta di affascinante labirinto, formato da vicoli e stradine tortuose, su cui si affacciano edifici di epoche e impronte culturali differenti. Tutt’intorno si può percorrere la strada panoramica da cui godere di uno spettacolo e di una vista unici.

Passeggiando s’incontrano decine di edifici storici, chiese meravigliose e beni architettonici di pregio. Non stiamo a farne un elenco, sarà bello andare alla loro scoperta o, meglio ancora, visitare la città al seguito di una guida turistica.  

Citiamo però la Basilica di Sant’Agata, che rappresenta il tempio cristiano più importante di Gallipoli (già dal XVII sec), si trova nel punto più alto dell’isola ed è realizzata in perfetto stile barocco.

Merita una menzione anche l’importantissima Fontana Greca che collega la parte antica e il borgo nuovo della città. E’ ritenuta da alcuni la più antica fontana d’Italia (pare sia stata iniziata nel III sec a.C.) anche se riguardo la sua datazione il parere degli studiosi è discordante. Da questa fontana l’acquaiolo della città attingeva l’acqua, fresca e potabile, che veniva poi distribuita agli abitanti.  In basso è collocato l'abbeveratoio dove in passato si dissetavano gli animali.

Storia e arte sono state fondamentali per la crescita di Gallipoli, anche se la città deve il suo enorme successo tra i turisti alle spiagge e al mare turchese. Passiamole in rassegna.

La spiaggia dei gallipolini è quella della Purità, nel centro storico: una piccola spiaggetta incastonata tra i bastioni della città vecchia.  Fino alla fine degli anni ’60 era possibile trovare qui delle singolari strutture di legno, primoridali cabine per bagnanti, oggi non più visibili.

Uscendo dalla città verso nord, troviamo Rivabella, Padula Bianca e Lido Conchiglie, tutte con sabbia bianca e finissima.

Verso sud invece s’incontra Lido San Giovanni, poi a seguire Baia Verde. Qui è un continuo alternarsi di spiagge e scogli; sempre in questa zona hanno trovato spazio le discoteche sul mare che spopolano tra i più giovani e che hanno contribuito a fare di Gallipoli la capitale del divertimento in Puglia.

Poco più a sud s’incontra la località Li Foggi, formata da un ampio litorale e dalle zone umide circostanti immerse nel Parco Naturale Regionale Isola di Sant’Andrea .

Incastonata in questa splendida riserva, troviamo la spiaggia più famosa (anche set cinematografico con Ferzan Ozpetek in Mine Vaganti) ossia Punta della Suina. Per accedervi bisogna oltrepassare a piedi una splendida pineta e ci si ritrova immersi in acque limpide, circondate da scogliere e spiaggette sabbiose.

Infine, l’ultima grande spiaggia di Gallipoli è Lido Pizzo, che dà il massimo della limpidezza anche con il vento di Scirocco, e questo dettaglio è peculiare poiché è l’unica spiaggia del litorale ionico salentino ad essere piatta con questo vento che, infatti, in genere rende il mare mosso e meno limpido.

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